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Spettacolo liberamente ispirato alla poesia Lentamente Muore di Martha Medeiros. Le coreografie di Vito Bortone si focalizzano sulla nascita, sullo sbocciare della vita, fatta di sogni e di speranze ma costantemente accompagnata dalla paura, forza eguale e contraria. Da una parte abbiamo il desiderio e la passione, dall’altra il bisogno e la ricerca di protezione, che ci spinge a non rischiare e a ricalcare, sempre, gli stessi percorsi. Questi sentimenti contrastanti si incrociano nel movimento di due corpi che, schiacciati da questo conflitto, non riescono ad aprirsi all’amore. Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine […] chi evita una passione […] chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. […] Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Il primo accenno di vita, con le sue prospettive piene di grazia, si alza sempre in volo ma subito cade. Quindi… ode alla vita, quando da terra, con un ghigno di sfida, si rialza e con pazienza e perseveranza, riprende il proprio corso, insegue la propria felicità.

Coreografie: Vito Bortone e Antonio Di Vaio

Assistente alle coreografie: Elisa Liani

Regia: Antonio Di Vaio

Voce: Dario Ciotoli, Michela Barone

Première: Giugno 2009, Teatro Greco, Roma

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