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La favola di Cenerentola narra la storia di una giovane ragazza orfana di madre, in seguito alla perdita della moglie, il nobile padre si sposerà una seconda volta con un’elegante donna. La nuova moglie, già madre di due figlie, si rivelò essere crudele e malvagia, insensibile alle esigenze del marito e irrispettosa della figliastra. Alla morte dell’adorato padre, Cenerentola restò sola con la propria Matrigna e le sue due figlie, ormai costretta a vivere al loro servizio.

Un giorno arrivò la notizia che ci sarebbe stato un ballo organizzato dal re, durante il quale il giovane  principe avrebbe scelto la sua sposa tra le presenti.

Nonostante il tentativo della matrigna e delle sorellastre di impedire a Cenerentola di recarsi al ballo, con l’aiuto della Fata Madrina, che la vestì di un magnifico abito, riuscì ad arrivare al castello in tempo per il ballo, unica condizione:  alla mezzanotte l’incantesimo sarebbe svanito e tutto sarebbe tornato com’era prima.

Il principe rimase colpito dalla bellezza della misteriosa dama e i due innamorati ballarono per tutta la notte. Allo scoccare della mezzanotte, Cenerentola costretta a scappare per via dell’incantesimo, perse una delle sue scarpette.

Il Principe iniziò la ricerca della giovane fanciulla, una ricerca che non avrebbe avuto termine fino a quando ogni singola ragazza del regno avesse provato la scarpetta in suo possesso.

Le due sorellastre tentarono di indossare la scarpetta, ma nonostante i loro sforzi e l’aiuto di tutti non ci riuscirono. Quando il Principe, ormai rassegnato all’idea che non avrebbe mai più ritrovato la fanciulla conosciuta al ballo, Cenerentola mostrò a tutti la seconda scarpetta. Ritrovata finalmente l’amata, i due diedero vita al loro sogno d’amore.

Cenerentola racconta il concretizzarsi di un sogno d’amore capace di superare ogni ostacolo e di come la bellezza dell’Anima sia un valore tra i più importanti che una persona possa avere.

Coreografie: Antonio Di Vaio

Assistente alle coreografie: Elisa Liani

Regia: Antonio Di Vaio

Première: Giugno 2012, Teatro Greco, Roma

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